Il piccolo principe

ALENA LOPRETE
CAPITOLO XVI: La Terra non era un pianeta qualsiasi!
CAPITOLO XVII: Gli uomini occupano molto poco posto sulla Terra.
CAPITOLO XVIII: "Gli uomini? Non esistono, credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fa, ma non si sa mai dove trovarli. Il vento li spinge di qua e di la. Non hanno radici."
CAPITOLO XIX: Gli uomini mancano d'immaginazione, ripetono ciò che loro si dice.
CAPITOLO XX: Fingerebbe di morire per sfuggire al ridicolo.
CAPITOLO XXI: "Che osa vuol dire addomesticare? E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare legami".
CAPITOLO XXII: Solo i bambini sanno quello che cercano.
CAPITOLO XXIII: "Se avesi cinquantatrè minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
CAPITOLO XXIV: Il deserto è bello. Mi è sempre piaciuto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio... Il più importante è invisibile agli occhi.
CAPITOLO XXV: Si arrischia di piangere un poco se ci si è lasciati adomesticare.
CAPITOLO XXVI: Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite.
CAPITOLO XXVII: Mi piace la notte ascoltare le stelle, ma i grandi non capiranno mai che questo abbia tanta importanza.
L'AMICIZIA
Io e il mio migliore amico ne abbiamo passate davvero tante insieme. Ci conosciamo da due anni ma abbiamo instaurato un legame molto stretto come se ci conoscessimo da una vita. Di momenti belli ce ne sono troppi, ma ci sono anche momenti spiacevoli. Il più bello è aver passato una giornata estiva intera con lui combinando di tutto. In quella giornata ci siamo divertiti come non mai, abbiamo pianto, siamo stati seri, abbiamo riso fino a piangere, abbiamo parlato del più e del meno, parlato di come ci siamo conosciuti. Non la dimenticherò mai. Mi trovo davvero bene quando sono con lui, mi sento a casa, mi fa sentire me stessa, sento di non aver bisogno di nient’altro. Insieme facciamo di tutto, siamo come fratello e sorella, l’unica differenza è che non c’è un legame di sangue ma è come se ci fosse. Molto spesso litighiamo ma penso sia normale un po’ per tutti litigare con i propri amici, ma dopo cinque minuti siamo più uniti di prima, non riusciamo a rimanere tanto a lungo bisticciati. In questo periodo mi manca molto, mi mancano le mille risate, i mille guai, le mille giornate insieme a divertirci, a cantare a squarciagola, gli infiniti abbracci, è come se manca un pezzo di me. Lui per me è il VERO amico, mi aiuta nei momenti difficili, mi ascolta. E’ colui che mi conosce fino in fondo, in ogni mio particolare, conosce i miei pregi e difetti, cosa mi piace e cosa non mi piace. In lui trovo il rifugio delle mie paure e delle mie tristezze. E pensare che all’inizio mi stava antipatico…
E’ la persona che non vorrei mai perdere e che tanto meno non lascerei mai e poi mai. Lui ci sarà sempre per me e io ci sarò sempre per lui. E’ la persona più importante e il regalo più bello che la vita potesse donarmi. Un legame così è la stella guida che illuminerà sempre il proprio percorso. Penso che amicizia significhi questo, avere gli occhi lucidi e un nodo in gola mentre se ne parla.
L'INVISIBILE AGLI OCCHI
Per me, essere felici, significa avere persone al proprio fianco su cui poter contare, avere sempre con sé la propria famiglia. Per essere felici basta poco. Un semplice abbraccio da una persona a noi cara, può risollevare da qualsiasi male. Per essere felice bisogna ascoltare il proprio cuore. Se cerchiamo la verità basta ascoltarlo, perché lui non mente mai, è lo specchio della nostra anima. Non sempre servono parole per descrivere qualcosa, basta fermarsi a guardare con occhi sinceri e andare affondo. Il cuore prova paura, prova rabbia, prova gioia. Tutto ciò che proviamo realmente è invisibile agli occhi!