Il fiore che più mi piace, fin da piccola, è la rosa. La
rosa mi trasmette affetto, amore verso la famiglia e gli amici, novità, belle
cose. La rosa è un simbolo. Infatti la regaliamo alla festa della mamma, a San
Valentino, ogni ricorrenza che ricorda l’amore. Tutte le rose inizialmente sono
piccoli germogli, pian piano diventano dei boccioli e infine sbocciano del
tutto sfoggiando ogni suo colore: rosa rossa, rosa bianca, rosa gialla…
Purtroppo, anche le rose appassiscono come tutte le cose di cui non ci
prendiamo cura. La rosa, in qualche modo, ci fa capire anche di non trascurare
le cose, di alimentarle ogni giorno con il nostro affetto perché una volta
appassite non ritornano più come una volta. Penso che il germoglio non sia solo
un semplice germoglio, ma è il germoglio della speranza. La rosa è lo specchio
di quello che noi cerchiamo di coltivare ogni giorno.
CAPITOLO X
IL RISPETTO, L'OBBEDIENZA, L'INGIUSTIZIA
Penso che ognuno di noi voglia rispetto, obbedienza e
giustizia o almeno a me piace riceverli. Il rispetto per me è sapersi
comportare con il prossimo, attenersi alle leggi dello stato, attenersi a
qualsiasi regola che ci viene posta, non giudicare gli altri. E’ anche avere la
consapevolezza che dà senso e significato. Il rispetto è darlo ma anche
riceverlo. Obbedienza significa farsi sentire, essere ascoltati, obbedienza è
sinonimo di rispetto. L’obbedienza è molto importante nella famiglia,
obbedienza è anche educazione, che i nostri genitori si impegnano a
trasmetterci sin da piccoli. Molto spesso veniamo accusati di cose di cui non
abbiamo colpe. La giustizia è un diritto e un dovere che tutti noi pretendiamo,
è la volontà di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto. Rispetto,
obbedienza e giustizia sono ognuno sinonimo dell’altro e sono principi
fondamentali della vita che ognuno di noi deve possedere.
CAPITOLO XI-XII
IL VANITOSO e L'UBRIACONE
Per che cosa ti piace essere ammirato?/Per che cosa provi vergogna?
Ammirazione è sinonimo di vanità. Vanità significa essere sicuri
di se stessi, essere ammirati davvero tanto nel proprio essere. Ai miei occhi
non vedo tanta ammirazione nella mia persona ma vedo che gli altri si
complimentano tanto per il mio carattere. Dicono che sono una ragazza molto
simpatica, brava, molto solare e aperta sempre a fare nuove amicizie. Adoro
essere ammirata per questo mio aspetto che non riconosco di avere. Non sono
molto sicura di me stessa perciò non sono una ragazza che si espone molto ma
che rimane sempre nel suo. Ma penso anche che tutti noi proviamo vergogna per
qualcosa, chi più chi meno. Sono una di quelle ragazze nella quale la vergogna
prevale. Ad esempio ho vergogna del mio fisico, ho vergogna di espormi troppo.
La vergogna molto spesso è un’emozione che provoca dolore. Si presenta come un
senso sgradevole di trasparenza. Quando si prova questo sentimento il pensiero
è quello di sentirsi inferiori, giudicati, ed essere tutt’altro di come siamo.
A causa di quest’emozione tendiamo a nasconderci, chiuderci in noi stessi, non
esprimerci, stare in silenzio in un angolo tutti soli. Penso che avere vergogna
è un difetto ma anche un pregio che ognuno di noi ha. Sono una persona che ama
essere circondata dalla gente ma che non ama mostrarsi o esibirsi davanti agli
altri.
CAPITOLO XIV
LA RESPONSABILITA'
Essere responsabili significa essere consapevoli delle
scelte e delle cose che si decidono di fare. Vuol dire prenderci cura del ruolo
di figlia o figlio, di madre o padre, di amica o amico; tutti i ruoli della
vita: diritti, doveri, dolori, gioie… Essere responsabili significa portare a
conclusione l’incarico che abbiamo preso, facile o difficile che sia. Bisogna
essere responsabili nell’ambito scolastico, nell’ambito lavorativo, nell’ambito
personale come ad esempio l’essere cittadino. La responsabilità a volte può
farti essere anche più sicuro di te stesso e in tutto ciò che scegli di fare.
Ci richiamano genitori e insegnanti ogni giorno a gestire da soli i nostri
impegni, i nostri doveri scolastici, le nostre scelte personali e non farci
condizionare da altre che sono poco giuste per noi. La responsabilità non è
facile come crediamo, pretende fatica, perché essere responsabili significa
aver tenuto conto dei pro e dei contro delle nostre azioni, aver pensato al
dopo dei nostri comportamenti e superarli senza problemi. Quindi prima di tutto
essere responsabili significa essere riflessivi e pensarci più di due volte per
prendersi l’impegno. Noi siamo responsabili di tutto ciò che accade, qualcuno
può pensare che è un’affermazione molto cruda o qualcuno può non essere
d’accordo. Ma spetta a noi, prendersi la responsabilità di tutto ciò che succede
nella vita.
CAPITOLO XV
L'ESPLORAZIONE
Esplorazione significa andare alla ricerca sempre di cose
nuove, di cose che ci piacciono. Esplorazione significa curiosità. Curiosità di
tutto ciò che ci circonda ogni giorno, curiosità della vita. Esplorare
significa anche attendere il giorno dopo e vedere ciò che ci aspetta, cosa
dobbiamo affrontare. La curiosità non ha età: nasce nei bambini con la loro
raffica di domande e si sviluppa di più nell’adolescenza e nella gioventù. La
curiosità è fondamentale, è la chiave della libertà, apre la mente alla
conoscenza di cose nuove solo grazie a questa necessità. Esplorare significa
non fermarsi all’apparenza, alcune volte ingannevole, delle cose e quindi
essere più aperti, più tolleranti. La curiosità di esplorare è il pizzico in
più per andare avanti ogni giorno.
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